Console o PC, cosa preferiscono gli italiani?

Tra dispositivi mobile, console e PC le percentuali non discostano di molto

Consolle, PC o mobile: per gli italiani l’importante è giocare!

48% per la consolle, 46% per il PC e 52% per il mobile.

Una forbice di soli punti percentuali tra il dispositivo più utilizzato e quello meno usato per i videogame.

Certo, avrai anche notato che la somma non fa 100% ma 146% e il motivo è presto detto: molti ‘videogamer’ utilizzano più piattaforme per divertirsi e, quindi, si passa da un dispositivo all’altro in maniera repentina.

Questi sono solo alcuni dei dati tratti dal rapporto 2018 di Aesvi, l’associazione dei principali sviluppatori di videogiochi italiani, che ha fornito numeri molto interessanti per tutte le parti coinvolte: media, programmatori e giocatori.

Tra le console, quella più acquistata e usata è la PlayStation 4 targata Sony ma occhio che resiste, anche se oggi è considerata po’ retrò, anche la Nintendo Wii e Wii U.

Nonostante ormai internet sia praticamente in quasi tutte le case italiane, soltanto il 36% gioca online: una buona utenza sfida i propri amici anche dal PC. Spesso considerato un dispositivo vecchio, oggi ‘resiste’ anche perché è molto più semplice renderlo potente aggiornando il proprio hardware e software attraverso siti specializzati, come pcmodding.it.

Tra i giochi più scaricati per la console, ovviamente, ci sono due titoli molto famosi, conosciuti anche da chi non è esperto del settore: stiamo parlando di Fifa 18 e Call of Duty WWVI. Interessante è notare come la rivisitazione in chiave moderna di giochi che hanno fatto la storia possa avere ancora un certo appeal, anche tra i giovani. Perché diciamo questo? Perché alle spalle di due ‘mostri sacri’ si piazza la nuova versione di Crash Bandicoot.

Per quanto riguarda il PC, invece, Call of Duty scende di una posizione e si piazza sul gradino più basso del podio: a comandare questa classifica ci sono in prima posizione The Sims 4 e in seconda Overwatch.

Il gioco più scaricato, invece, è Tom Clancy’s Rainbow Six Siege mentre tra le app mobile troviamo titoli anche ‘scontati’: i primi due posti sono per Clash Royale e Candy Crush Saga.

Sì, lo immaginiamo: stai vedendo che mancano diversi titoli, primo tra tutti Fortnite. Non è una dimenticanza, né nostra né dell’Aesvi: semplicemente perché la classifica non tiene conto dei giochi gratuiti e di tutto il mondo che c’è dietro alle varie personalizzazioni, vero punto di forza, appunto, di Fortnite.

Dai 16 ai 64, il videogame coinvolge proprio tutti

Un dato forse inaspettato: i videogiochi cementano il rapporto genitori e figli. Ecco perché

Se pensavi che i videogiochi potessero allontanare figli e genitori oppure li hai sempre visti come un nemico da sconfiggere, sei fuori strada. I numeri parlano chiaro. Il 67% dei videogiocatori adulti gioca con i propri figli: praticamente quasi 3 su 4. E i motivi sono, per certi aspetti, persino futili ma che simboleggiano il vero scopo dei videogiochi.

Il 19% addirittura lo fa perché trova degli aspetti benefici mentre il 40% lo considera un’attività divertente per tutta la famiglia. Il 38%, invece, considera giocare con i figli un ottimo motivo per trascorrere del tempo insieme e il 23% per salute e fitness. Soltanto una percentuale ridotta gioca con i propri figli per controllarli: il 25% vuole monitore i videogiochi a cui giocano mentre il 19% vuole monitorare, invece, per quanto tempo giocano.

Come è facilmente intuire, però, la distanza generazionale influisce anche sulle modalità di gioco: gli under 55, pur non trascurando completamente il PC, preferiscono giocare da mobile – tablet e smartphone – mentre dai 55 anni in poi si preferisce il classico computer, forse considerato più comodo e più ‘leggero’, considerando che, ad esempio, la vista di un 60enne non è certo quella di un 20enne.

Tra le fonti di informazioni prevalgono ancora gli amici

Il passaparola, seppur di poco, è ancora predominante rispetto al mondo di internet

Andiamo a vedere, ora, i canali di informazione, dove vediamo subito qualche sorpresa. Nonostante i gamer su YouTube, spesso, siano delle vere e proprie star, il passaparola tra gli amici ‘resiste’ ancora: quest’ultimo ‘batte’ i Vlog e gli YouTuber 35% a 33%. Certo, probabilmente nel futuro ci sarà il sorpasso ma, al momento, è da registrare che il confronto ‘diretto’ ha ancora la meglio.

A tallonare i primi due, con il 32%, ci sono i social media mentre a distanza di sicurezza, con il 26%, ci sono i siti specializzati di videogame. Andando nel dettaglio, però, se questi sono i numeri riferiti al confrontarsi sui vari videogiochi, YouTube e i social media sono i mezzi che vengono utilizzati, invece, per scoprire le novità o, quantomeno, riuscire a conoscere qualche indiscrezione su un videogioco in uscita.

Non dimentichiamo che, sebbene sia stato spesso sottovalutato, questo è un mercato che ha fatto girare oltre 1 miliardo e mezzo di euro soltanto nel 2017, di cui 333 milioni solo per console, con un incremento dell’8,6%.

Possiamo dire che anche i videogame fanno muovere il Pil.

Tutti questi dati sono pubblici, come la nostra politica di Open Data.