Statistica delle ADSL più scelte dagli italiani

Gli italiani non riescono più a fare a meno dell’ADSL

Oggi, ormai, una connessione ADSL è imprescindibile in ogni casa. Vuoi per lavoro, vuoi per svago, è difficile trovare famiglie che non usano internet veloce. Del resto, oggi, proprio con il web, è molto facile confrontare le tariffe ADSL e, quindi, scegliere la migliore o, quantomeno, quella che soddisfi le proprie esigenze.

Non a caso, infatti, secondo l’ISTAT ben il 73,7% naviga sul web tramite una connessione a banda larga, termine usato proprio per indicare una connessione internet rapida. Praticamente, quasi 3 su italiani su 4 usufruiscono dell’ADSL. Ma, a fronte di questo numero tutto sommato positivo, c’è un rovescio della medaglia che le compagnie telefoniche devono valutare. Quale? Lo spieghiamo nel prossimo paragrafo.

Milioni di italiani sono disposti a cambiare operatore

Nel campo della connessione ADSL non esiste più il cliente fedele che diventa, così, volatile

Partiamo subito con un dato che fotografa al meglio la situazione: 7,5 milioni di italiani hanno cambiato operatore telefonico nel 2018. E, come se non bastasse, altri 10 milioni e mezzo sarebbero disposti a cambiare gestore in caso di un’offerta vantaggiosa o, comunque, valuterebbero con attenzione il cambio una volta che termina il vincolo contrattuale che li ‘obbliga’ a restare.

A dare questi numeri, per certi versi impietosi ma per altri ricchi di spunti, è lo studio che ha commissionato facile.it all’istituto di ricerca mUp Research insieme a Norstat. Sembra, inoltre, che gli italiani vedano la spesa per l’ADSL (inclusa la fibra ottica) come un costo necessario ma che pesa troppo sul bilancio familiare, tanto da piazzarsi al terzo posto tra quelle che pesano di più, dopo le ‘tradizionali’ bollette e l’assicurazione per la propria autovettura. E, nel corso del 2019, circa 17 milioni vorrebbero ridurre questo capitolo di spesa, provando a contattare il proprio gestore per avere una tariffa minore.

Ma perché siamo così restii proprio sull’ADSL che, oggi, è ormai una spesa da considerare di default? Vediamolo nel terzo e ultimo paragrafo.

I motivi per cui siamo disposti a cambiare gestore così facilmente

Mancanza di trasparenza, costo eccessivo e velocità bassa: ecco alcuni dei motivi per cui siamo clienti volatili

Perché, a dispetto ad esempio di una marca di smartphone, praticamente per noi una compagnia vale l’altra, basta che risparmiamo sul prezzo? Sempre la ricerca di mUp Research e di Norstat ci offre ulteriori spunti di riflessione. Le persone intervistate, infatti, hanno rivelato che giudicano il costo troppo elevato: una motivazione data da ben 5,6 milioni di italiani ed è stata la ragione principale di oltre il 70% tra coloro che hanno cambiato gestore.

Il 42%, invece, reputa che la connessione sia ancora troppo lenta: interessante è il fatto che la stragrande maggioranza degli under 35 la pensa così. Probabilmente, ciò è dovuto al fatto che questa fascia d’età ormai trova prevalentemente lavori nel campo del digital, dove, appunto, avere internet è una precondizione fondamentale.

Al terzo posto, invece, c’è la mancanza di trasparenza: un punto così sentito che ben il 47% non si dichiara soddisfatto del proprio gestore.

Forse, è proprio per questo che si cambia così facilmente. Nella speranza che, nel futuro, le cose possano migliorare.