Noi moderni occidentali consideriamo la nostra casa come uno spazio privato che ci dona intimità e sicurezza. A tal fine si può considerare la casa stessa quale uno specchio della nostra identità psichica.
L’architettura concreta degli spazi dell’abitare parla, molto più spesso di quanto potremmo immaginare, della nostra “architettura interna”, dei nostri personali modi di stabilire confini, ripari e punti di contatto con l’esterno e con gli altri. Analizzando etimologicamente la parola casa, attribuendo quindi a codesta parola il senso più letterale ed elementare, possiamo di certo definirla quale luogo che fornisce all’individuo un riparo coperto, un luogo in cui ci si sente realmente protetti, un confine netto tra ciò che è il “fuori” e ciò che è il “dentro”.
Essendo quindi la casa il nostro ambiente, moltissimi individui cercano di renderla sempre più ricca di agi, di comodità e, soprattutto, di sicurezza.
In virtù di tale motivo, la domotica, con le sue innovazioni in campo tecnologico, ha reso “intelligente” la nostra casa. Come? Scopriamolo insieme al sito web Domoticafull.it.
La casa “intelligente” può essere controllata dall’utente tramite apposite interfacce come ad esempio, pulsanti, telecomandi, touch screen, tastiere, riconoscimento vocale), che realizzano il contatto (invio di comandi e ricezione informazioni) con il sistema intelligente di controllo, basato su un’unità computerizzata centrale oppure su un sistema a intelligenza distribuita. I diversi componenti del sistema sono connessi tra di loro e con il sistema di controllo tramite vari tipi di interconnessione (ad esempio rete locale, onde convogliate, onde radio, bus dedicato, ecc.). È stato sviluppato il protocollo KNK per l’interconnessione dei diversi componenti in un ambiente dove è presente la domotica.
Il sistema di controllo centralizzato, o anche l’insieme delle periferiche in un sistema ad intelligenza distribuita, provvede a svolgere i comandi impartiti dall’utente (ad esempio accensione luce cucina oppure apertura tapparella sala), a monitorare continuamente i parametri ambientali (come allagamento oppure presenza di gas), a gestire in maniera autonoma alcune regolazioni (ad esempio temperatura) e a trasmettere eventuali segnalazioni all’utente o ai servizi di teleassistenza.
I sistemi di automazione sono di solito predisposti affinché ogniqualvolta venga azionato un comando, all’utente ne giunga comunicazione attraverso un segnale visivo di avviso/conferma dell’operazione effettuata (ad esempio LED colorati negli interruttori, cambiamenti nella grafica del touch screen) oppure, nei casi di sistemi per disabili, con altri tipi di segnalazione (ad esempio acustica).
Un sistema dove è presenta la domotica si completa, solitamente, attraverso uno o più sistemi di comunicazione con il mondo esterno (ad esempio messaggi telefonici pre registrati, SMS, generazione automatica di pagine web o e-mail) per permetterne il controllo e la visualizzazione dello stato anche da remoto.
La domotica utilizza sistemi avanzati svolgono la funzione di avanzati di router che permettono la connessione di tutta la rete domestica al mondo esterno, e quindi alle reti di pubblico dominio.
Esempio di funzioni di un impianto di illuminazione intelligente: accensioni multiple anche automatiche di luci in base all’instaurarsi di condizioni specifiche scenari (es. ci sono ospiti, diamo un party, mi vedo un DVD); autoaccensione secondo schemi copiati dalla realtà delle luci dopo il riconoscimento automatico di una prolungata assenza; centralizzazione dello spegnimento o auto spegnimento delle luci quando viene riconosciuta l’assenza di utenti; gestione completamente autonoma e automatica dell’illuminazione.
Affidabilità, risparmio energetico, sicurezza, confort, sono le caratteristiche principali dell’utilizzo della domotica, e tutto ciò partecipa a rendere la nostra casa veramente “intelligente”.